Martinsicuro piccola pesca

Dal diario di un vecchio lupo di mare:

“E’ ancora buio a quest’ora, sulla banchina del porto.

Le gomene sono ancora fissate strette alle bitte ma tra poco pescatori volenterosi scioglieranno gli ormeggi per affrontare il mare aperto. L’odore di salmastro invade tutto intorno mentre i primi, assonnati, “buongiorno” rompono il silenzio cristallino di una notte d’inverno. Il freddo si fa strada tra gli strati di lana dei maglioni e della “cerata”, la robusta giacca impermeabile indossata dai pescatori.

Un’ultima occhiata alla Madonnina del porto, a cercar protezione, e la lampara accende i suoi potenti motori.

La prua solca il nero pece dell’acqua dirigendosi a largo. Appena giunti sul posto di pesca, l’ancora viene gettata sul fondo mentre tre piccoli battelli con una grossa lampada a prua vengono calati per la battuta vera e propria.

Non c’è la luna stasera, per fortuna, forse la pesca sarà fruttuosa. Ogni lampada che correda il piccolo battello è alimentata a gas o a batteria ed ha lo scopo, con la sua luce, di attirare il pesce azzurro.

Ed ecco, quasi per magia, affiorare dagli abissi marini banchi di sardine, alici, acciughe e persino qualche calamaretto, attirati dal chiarore che filtra dalla superficie. I battelli si serrano gli uni a gli altri, il pesce viene “intrappolato”, in uno stretto spazio d’acqua mentre interviene la barca madre che cala la rete allo scopo di avviluppare e catturare il pesce che resta imprigionato.

Poi arriva l’ordine di issare a bordo il pescato mentre il rumore farraginoso del verricello sovrasta il vociare dei pescatori.

Il sacco affiora piano piano dall’acqua, ricolmo di pesce e finalmente la rete viene fatta salire a bordo con la sua ricchezza azzurra riversata sul ponte. A quattro miglia si scorge il campanile della Chiesa del Sacro Cuore di Martinsicuro, finalmente si rientra con tutto il pescato in ordine per l’asta e le cassette della “muccigna” da riportare a casa”.

A Martinsicuro, grazie alla piccola pesca, ogni mattina è possibile acquistare il pesce più fresco sul mercato, direttamente dalle mani dei pescatori presso i locali del Docup (approdo per la piccola pesca).

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